Proiezioni

Venerdì 3 marzo: ore 21,00
Sabato 4 marzo: ore 21,00
Domenica 5 marzo: ore 16,30 – 18,30 – 21,00
Mercoledì 8 marzo: ore 21,00

Titolo originale: En los márgenes
Nazione: Spagna
Anno: 2022
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 105 min
Regia: Juan Diego Botto
Cast: Penélope Cruz, Adelfa Calvo Soto, Luis Tosar, Nur Al Levi, Aixa Villagrán, Christian Checa, Ame Aneiros, Font García, Juan Diego Botto, María Isabel Díaz, Somaya Taoufiki, Salma Naim Annaassi, Nacho Marraco, Claudia Melo
Produzione: Amazon Prime Video, Ayuntamiento de Madrid, Head Gear Films, Morena Films, Radio Televisión Española
Distribuzione: BIM Distribuzione

 

 

Trama

Tutto in un giorno, film diretto da Juan Diego Botto, racconta le 24 ore di tre personaggi in lotta per la sopravvivenza che hanno in comune il tema drammatico dello sfratto. Storie che si intrecciano di persone comuni alle prese con problemi all’ordine del giorno ma determinanti nel corso delle loro vite.
Azucena (Penélope Cruz) è una madre di famiglia, coraggiosa ma disperata perché rischia di perdere la casa. La sua vita è una lotta quotidiana fatta di ristrettezze economiche visto che il marito è un operaio che guadagna una miseria. La banca ha deciso di toglierle la casa e lei ha 24 ore per risolvere questo dramma.
Poi c’è Teodora (Adelfa Calvo), alle prese con le scelte di vita sbagliate e i fallimenti di suo figlio. Lei lo cerca per aiutarlo ma lui si nega affranto dai suoi problemi.
E infine troviamo Rafa (Luis Tosar), un avvocato che ha come missione di aiutare realmente chi è in difficoltà senza trarne alcun vantaggio personale. Deciderà anzi di sacrificare tempo e energie dedicate alla propria famiglia per una causa sociale in cui crede profondamente. Si trova alle prese con un caso di custodia, una ragazza araba rischia di vedersi togliere la figlia e lui farà di tutto per impedirlo.
Storie di persone coraggiose che lottano nonostante le difficoltà e le ingiustizie sociali…

Trailer

Recensione

Per l’esordio alla regia, Botto porta in scena una denuncia verso la speculazione dei mutui e le privatizzazioni che colpiscono la Spagna da anni

Il cinema non si accontenta solo di spettacolarizzare un racconto. In una società ormai caratterizzata da una informazione che viaggia attraverso numerosi canali, esso si pone come strumento mediatico essenziale per la conoscenza della realtà circostante, poiché capace sempre di raggiungere un pubblico vasto e colto. Così Juan Diego Botto decide di sfruttarlo, con la sua opera prima Tutto in un giorno, per dare voce alle classi sociali spagnole vittime degli sfratti e della recessione.

Una scelta mirata, quella del regista, che innalza il racconto a dramma sociale, con l’obiettivo di portare all’attenzione di tutti la precarietà e la speculazione immobiliare che trascina ogni giorno il Paese nel baratro. La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale nella sezione Orizzonti della 79esima Mostra del Cinema di Venezia, e sarà nelle sale cinematografiche dal 2 marzo.

“In Spagna ci sono circa 40 mila sfratti all’anno, più di 100 al giorno”. L’epilogo del film, che ne costituisce il fulcro, dà dei numeri spaventosi. Ma come si può descrivere l’angoscia di uno sfratto? Partendo dal concetto di casa. Una parola semplice ma pregna di significato. L’abitazione, intesa come spazio personale e unico, raffigura uno dei simboli principali della nostra società. Legato in senso stretto al concetto di famiglia, rappresenta per un individuo uno degli obiettivi primari nel suo percorso di realizzazione. Dentro le mura della propria casa ognuno si sente al sicuro, avvolto quasi in un abbraccio caldo, consapevole che lì il mondo esterno non avrà accesso. Eppure, nonostante sia la fetta di spazio ritagliatasi con sacrifici e sudore, può essere sottratto. E nessuno chiede il permesso. In molti casi funziona così. Botto parte da questo concetto tanto intimo quanto universale per introdurre tre storie apparentemente diverse, ma in realtà molto simili. Ognuna con il suo pesante fardello e ognuna con la sua lotta interiore e sociale.

Sin dalle prime inquadrature Tutto in un giorno ci regala i tre punti di vista attraverso cui gli eventi andranno snocciolandosi nel giro di 24 ore: Azucena, Teodora e Rafa. Ad ognuno di loro Botto affida una missione, alla cui base sta la paura di fallire, e una scadenza, scandita da un orologio invisibile che ne detta il ritmo. Un ritmo furioso e serrato, dentro al quale i personaggi si muovono frenetici, incalzati da un tempo che scorre inesorabile e non permette loro di fermarsi e riprendere fiato. Azucena, interpretata da una coinvolgente Penelope Cruz, è il volto in cui si riflette meglio la condizione di precarietà e disagio.

La macchina da presa indugia spesso su di lei, sullo sguardo perso nel vuoto e sulla voglia di combattere nonostante l’instabile situazione socio-economica. Un desiderio di vincere, il suo, che si mescola ad una rabbia repressa mentre percorre una Madrid che si staglia silenziosa e immobile sullo sfondo. Pronta però a raccogliere le sue lacrime e incassare i suoi strazianti sfoghi. Immagini disturbate e sporche seguono lei e i suoi comprimari, enfatizzandone la frustrazione ma anche l’orgoglio, che cerca di sovrastare un senso di mortificazione sempre più invadente.

Se in un primo momento Tutto in un giorno mette a fuoco una solitudine che sfocia quasi in alienazione, con il progredire della storia questa cede il passo alla collettività. Si ramifica così una sub-trama in cui Botto, con approccio antropologico, fotografa l’evoluzione dei rapporti umani messi davanti a situazioni complesse. Lo fa con delicatezza, cogliendone dettagli ed espressioni cruciali, senza mai essere retorico. È un discorso che affida in particolare a Rafa, un uomo al servizio dei cittadini in crisi, che se all’inizio si trova ad affrontare una relazione incrinata – o forse mai nata – con il figliastro Raul, alla fine scopre essere l’unico in grado di capirlo. A differenza della moglie che, lontana dalla sua quotidianità, non comprende fino in fondo le sue scelte, limitandosi invece a segnarne gli errori.

Ma è solo imparando ad affrontare insieme la durezza della vita, come accade a Rafa e Raul, che si può trovare un punto di incontro. Un incontro che si riverbera anche su Tamara e il figlio German, che smette di negarsi alla madre quando trova il coraggio di accettare i fallimenti e scrollarsi via la vergogna. Tutto in un giorno mostra perciò la sua doppia natura: è una storia di denuncia verso le privatizzazioni e il sistema bancario, ma anche un racconto umano, semplice e pieno d’amore, in cui la solidarietà diventa il perno a cui aggrapparsi per superare le difficoltà. Proprio come ci dimostra il fermo immagine nella punch line: Azucena raccoglie le ultime forze per protestare con gli attivisti sociali, prima che la polizia la privi della casa per sempre.

Valeria Maiolino – www.cinefilos.it

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00

• BAMBINI da 4 a 12 anni
• ADULTI oltre 60 anni
• PORTATORI DI HANDICAP
• GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
• MILITARI
• il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
• il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura del comune di Imola
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’