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MELTING POT [Percorsi di cinema per 600 studenti]

2023-02-21T23:02:57+01:001 Ottobre 2022|Approfondimenti, Rassegne|

Il progetto, completamente gratuito per le scuole, prevedeva la fruizione di lungometraggi in sala e cortometraggi in classe, ed alcune ore di formazione tenute da professionisti qualificati e rivolti agli insegnanti.

Grazie alla collaborazione con i docenti abbiamo coinvolto 26 classi (24 del polo liceale + 2 dell’Istituto Cassiano) per 580 studenti!

Ringraziamo tutti i docenti e studenti partecipanti! Ed ovviamente ringraziamo per la loro presenza ed interventi:

Sylwia Nowak (operatrice Caritas)

Renzo Bussi (presidente Fondazione S. Caterina)

Somayeh Haghnegahdar (film maker e documentarista iraniana)

Tiziana Dal Pra (fondatrice Trama di Terre)

 

MELTING PLOT: Percorsi di cinema tra didattica e inclusione al cinema ‘donfiorentini’ per quasi 600 studenti delle scuole superiori di Imola

“Scopo della scuola è trasformare specchi in finestre” (Sidney J. Harris)

 

Uno specchio rimanda la propria immagine. Da una finestra, invece,  vedi il mondo esterno con il punto di vista posizionato nel tuo mondo interiore: quindi approfondire la conoscenza della realtà e insieme di sè stessi. Questo è quello che, come la scuola, fa anche il cinema, diventando complementari e sussidiari l’una all’altra. Questo Ed è anche quello che in cui credono il ministero dell’Istruzione e quello della Cultura, insieme, mettendo a disposizione finanziamenti attraverso il Bando CIPS – “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola”.

Anche quest’anno l’ACEC, Associazione Cattolica Esercenti Cinema, si è aggiudicata il bando con il progetto “MELTING PLOT. Percorsi di cinema tra didattica e inclusione”.

Il progetto, completamente gratuito per le scuole, prevede la fruizione di lungometraggi in sala e cortometraggi da fruire in classe, ed alcune ore di formazione tenute da professionisti qualificati e rivolti agli insegnanti. Ogni visione sarà accompagnata da approfondimenti condotti anche attraverso l’ausilio di materiale didattico messo a disposizione dei docenti.

Perché in sala? Perché la sala cinematografica è luogo di socialità, emozione, relazione, dialogo, formazione, dunque luogo che può ben essere considerato un’estensione in continuità con l’esperienza scolastica: apprendere, condividere, confrontarsi e sperimentare l’inclusione nella diversità di approcci, culture ed esperienze.

Il cinema-teatro ‘donfiorentini’, come sala aderente all’ACEC, ha già collaborato efficacemente con i docenti di alcune secondarie in passato, che però, date le restrizioni dovute alla pandemia, era stato fruito interamente in streaming. Quest’anno si è tornati alla desiderata ‘normalità’… Che poi questa ‘normalità’ deve essere ripensata, rifondata, e ricercata con una convinzione diversa e più forte. Creare percorsi agevolati tra scuola e luoghi di fruizione della cultura e della socialità è un modo buono di ripartire. È grazie alla passione dei docenti coinvolti e alla condivisione di queste premesse che quest’anno riusciamo a portare in sala 26 classi (24 del triennio del polo liceale e 2 dell’Istituto Paolini-Cassiano) per un totale di 580 studenti circa. Wow!

I lungometraggi che verranno proiettati per gli studenti al ‘donfiorentini’ sono: UN DIVANO A TUNISI di Manele Labidi Labbé, IL PROFESSORE CAMBIA SCUOLA di Olivier Ayache-Laval, COSA DIRÀ LA GENTE di Iram Haq.

Irene 

LA GRANDE LUCE [rassegna con Cinema Pedagna]

2021-12-23T08:51:51+01:001 Dicembre 2021|Archivio, Rassegne|

Promossa da ACEC|ER e Regione Emilia Romagna, è un’ottima occasione per trovare tanta luce intorno a noi.
Un segno di luce è già il fatto che la facciamo in collaborazione con il cinema Pedagna, un’altra sala ACEC a Imola: 2 sale, 1 rassegna. Se si fa un abbonamento per due film, il secondo può essere usufruito anche nell’altra sala.
Non sembra anche a voi un bel messaggio di ‘luminosa’ unità?
Non dimenticate di leggere la bellissima introduzione di Arianna Prevedello, scrittrice e formatrice per ACEC nazionale che trovate a fondo pagina…

 

LA GRANDE LUCE | Dicembre 2021 | ACEC Emilia Romagna

Non vedo luce. Proprio non la vedo. Quanto durerà? Quante volte pronunciamo queste frasi; a volte le diciamo per motivi futili, altre volte per cause davvero angoscianti. Noi vorremmo offrirvi un po’ di questa luce, sapendo che il cinema non risolve i problemi o i drammi della vita, i vuoti di senso o le solitudini delle nostre esistenze. Eppure può illuminare uno spazio, uno sguardo, un atteggiamento, una relazione che ci faccia intuire per la nostra vita quell’anima di luce che abbiamo imparato a riconoscere ad esempio nell’estasi dei chiaroscuri di secoli di pittura. 

Il cinema spesso non risolve e più spesso ancora complica, un po’ come succede anche  nelle nostre esistenze dove le soluzioni non sono mai a buon mercato. Dov’è il bandolo della matassa di ciascuna di esse? Ecco, vi mettiamo a disposizione alcuni film che si mettono alla ricerca del bandolo, aprono alla risorsa della spiritualità, consegnano una sorgente di luce da portarsi a casa, donano un sentimento di fiducia che renda più radioso il nostro ritorno a casa. Lo facciamo con quella speranza evangelica che dice: “Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce” (Matteo 10, 27): è la luce che ci attende anche all’uscita dall’esperienza della sala della comunità e delle sue narrazioni.

La luce che abbiamo cercato nel cinema è quella verso la quale i personaggi si sono messi in cammino con onestà ma anche con meraviglia, con testardaggine ma anche coraggio. Protagonisti poco appariscenti, poco performanti: sono persone semplici, piccole in tanti modi, spesso bisognose di guide, di sostegno, di simboliche del mondo, di comprensioni, di evasioni, di maturazioni… Persone in cammino bisognose della luce come noi!

E allora ci sta il viaggio funambolico della regista e sceneggiatrice francese Céline Sciamma che con Petite Maman accetta  il rischio di perdersi tra passato, presente e futuro per cercare con la freschezza dei piccoli i segreti della vita e della morte. Il regista e produttore Geoffrey Enthoven ci propone, invece, con Hasta la vista di stare nelle posture, non proprio comode, di tre giovani belgi uniti dall’amicizia e dalla disabilità. I tre protagonisti ci ricordano il versetto del Cantico di Zaccaria quando recita “per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre”: la loro vita è finita in un vicolo cieco o comunque loro la sentono così. 

Cosa potrà portare rinnovato vigore a vite più complesse di altre? Lo scopriremo con loro e anche con altri due ragazzi, Markus e Thomas, protagonisti del film francese Volami via diretto da Christophe Barratier. E’ una domanda ardua che accomuna anche tante delle nostre vite o di nostri cari che si trovano a fare i conti con la fragilità, con la malattia, con il limite. Due film estremamente “flessibili” dove i protagonisti sono capaci di rivedere le proprie posizioni creando le condizioni per una rinnovata vitalità. 

Anche le stelle consegnano una luce inedita alle nostre giornate, spesso così frenetiche da non riuscire nemmeno a coglierle nella loro straordinarietà. Apprenderemo con Sotto le stelle di Parigi, una fiaba per tutta la famiglia come Volami via, la nostra natura di essere stelle comete non preventivate per la vita di altri: così saranno Christine e il piccolo Suli, l’uno per l’altro come Markus e Thomas. La Grande luce non mancherà davvero in questo itinerario filmico variegato nelle geografie, nei generi e nei toni di farsi rivelazione, desiderio, scintilla per le vostre vite. Muovetevi, quindi, dinamici tra le nostre sale della comunità in questo Avvento e approfittatene il più possibile.

Arianna Prevedello – responsabile formazione ACEC nazionale

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