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CAMPO DI BATTAGLIA [da venerdì 6 settembre]

2024-09-10T20:52:10+02:002 Settembre 2024|Film in sala, Prossimamente|

Proiezioni

CINEMA REVOLUTION
CINEMA IN FESTA
€ 3,50 ingresso unico

Mercoledì 11 settembre: ore 21,00
Venerdì 13 settembre: ore 21,00
Sabato 14 settembre: ore 21,00

Domenica 15 settembre: ore 16,30 – 18,45 – 21,00
Mercoledì 18 settembre: ore 21,00 

Titolo originale: Campo di battaglia
Nazione: Italia
Anno: 2023
Genere: Drammatico
Durata: 1 ora 43 minuti
Regia: Gianni Amelio
Cast: Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi, Maria Grazia Plos, Rita Bosello
Produzione: Kavac Film , Ibc Movie, One Art Film con Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution

 

 

 

 

 

In concorso alla 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Venezia 2024

 

 

 

Trama

Liberamente ispirato al romanzo “La sfida” di Carlo Patriarca.

Sul finire della Prima guerra mondiale, due ufficiali medici amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però sono impostori che si sono procurati da soli le ferite e che farebbero di tutto per non tornare a combattere.
Stefano, di famiglia altoborghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro. Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, è a disagio alla vista del sangue, è più portato per la ricerca e avrebbe voluto diventare un biologo. Anna, amica di entrambi dai tempi dell’università, fa la volontaria alla Croce Rossa: un duro lavoro che affronta con determinazione, consapevole che è il prezzo che sta pagando per il fatto di essere una donna. Laurearsi in medicina era infatti difficilissimo a quei tempi per una donna senza una famiglia influente alle spalle.
Qualcosa di strano accade intanto tra i malati: molti si aggravano misteriosamente. È possibile che qualcuno stia provocando di proposito complicazioni alle loro ferite, perché i soldati vengano mandati a casa, anche storpi, anche mutilati, pur di non farli tornare al campo di battaglia.
Nell’ospedale c’è dunque un sabotatore, di cui Anna è la prima a sospettare. Ma sul fronte di guerra, proprio verso la fine del conflitto, si diffonde una specie di infezione che colpisce più delle armi nemiche. E presto contagia anche la popolazione civile…

Trailer

Recensione

Amelio diluisce la tensione narrativa e riduce l’azione. Rimane la potenza del messaggio

Stefano e Giulio sono amici da sempre, si sono laureati insieme in medicina, ma hanno diverse concezioni della professione, se applicate ad una situazione di guerra. Quella in cui si trovano coinvolti entrambi come ufficiali medici è il primo conflitto mondiale, e mentre Stefano ha come obiettivo quello di rimandare al fronte tutti i feriti al primo accenno di guarigione – soprattutto i “miserabili simulatori” che si sono procurati da soli il modo di evitare il combattimento – Giulio arriva a contagiare, mutilare e privare (magari temporaneamente) della vista o dell’udito quei soldati che vorrebbero solo tornare a casa. Fra i due ufficiali c’è Anna, ex compagna di università che non ha potuto laurearsi con la lode solo perché non potevano dare il massimo dei voti ad una donna, e dunque ha “preferito” diventare infermiera. Nonostante l’affetto per Stefano e Giulio, Anna si troverà a scegliere quale delle loro visioni della medicina e del mondo seguire, soprattutto quando l’epidemia di febbre spagnola arriverà a colpire l’esercito e il Paese.

Campo di battaglia, liberamente ispirato al romanzo “La sfida” di Carlo Patriarca, mette a confronto due morali.

Quella di Stefano che “non festeggia i perdenti” e disprezza i “vigliacchi” intenti a togliere posti letto e assistenza ai “valorosi” lasciando “gli altri a morire per loro”, così che “a fare l’Italia rimarranno solo i furbi”; e quella di Giulio, che voleva fare il biologo ricercatore e finisce per essere soprannominato dai pazienti “La mano santa”, perché “strappa i feriti ad una guerra ingiusta” e si rifiuta di “obbedire alle circostanze”. In mezzo Anna ascolta entrambi, ritenendo “la guerra un dovere e combattere necessario”, ma esercitando una pietas istintiva verso quei soldati poveri e giovanissimi che si esprimono solo in dialetto e si sono ritrovati in mezzo ad un conflitto che non sembra riguardarli.

Gianni Amelio e Alberto Taraglio costruiscono una sceneggiatura minimalista all’interno di una regia (sempre di Amelio) sontuosa coadiuvata dalla bella fotografia di Luan Amelio Ujkaj, ma in qualche modo diluiscono lungo la durata del film la tensione narrativa e la potenza di un messaggio che contempla le ragioni di tutti, e che non può non riportare alla memoria, nella seconda parte, la recente pandemia.

Nessuno di questi due medici agisce per il proprio tornaconto, entrambi rivelano una genuina nobiltà d’animo che però segue percorsi opposti, ed entrambi agiscono in prima persona, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni. Di qui un conflitto non manicheo che restituisce complessità alla storia, al contrario dell’appiattimento mediatico avvenuto durante il Covid.

Questo però crea una sorta di catenaccio che riduce l’azione al minimo, e il conflitto fra i due amici non esplode mai, limitandosi (si fa per dire) a seguire percorsi paralleli. Anche la figura di Anna resta a metà del guado, il che è coerente con il suo personaggio, ma non consente un adeguato sviluppo drammaturgico.

Tuttavia Campo di battaglia è una profonda riflessione su come il contesto di guerra estremizzi i caratteri e stritoli le coscienze, costringendole ad una disumanità per la quale non sarebbero naturalmente portati, e verso la quale non dovrebbero essere spinti.

Paola Casella – mymovies.it

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00
CINEMA REVOLUTION € 3,50

_ BAMBINI da 4 a 12 anni
_ ADULTI oltre 60 anni
_ PORTATORI DI HANDICAP
_ GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
_ MILITARI
_ TITOLARI tessera ANEC – UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo)
_ il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
_ il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura Area Metropolitana di Bologna
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’

CINEMA REVOLUTION [dal 9/6 al 19/9]

2024-09-02T19:44:28+02:001 Settembre 2024|Approfondimenti, Rassegne|

“CINEMA REVOLUTION Estate 2024”: dal 9 giugno al 19 settembre tutti i film italiani ed europei al prezzo unico di €3,50

Dopo la prima edizione 2024 di “Cinema in festa” partita domenica 9 e terminata giovedì 13 giugno, entra nel vivo la campagna “Cinema Revolution – Che spettacolo l’estate“, iniziativa promossa dal Ministero della Cultura.

A partire dal 14 giugno tutti i film italiani ed europei in programmazione nelle sale aderenti all’iniziativa avranno un costo per gli utenti di soli 3,50 euro. La campagna durerà tutta l’estate e si concluderà con l’edizione autunnale di “Cinema in festa” da domenica 15 a giovedì 19 settembre, periodo durante il quale il prezzo ridotto permetterà la visione nelle sale aderenti di tutti i film.

“Un’iniziativa mirata alla piena ripartenza delle sale, un progetto pensato per ribadirne il ruolo cruciale per lo sviluppo dell’intera filiera nonché l’importanza per la crescita delle nostre comunità. Dopo lo straordinario successo dell’edizione 2023 sono certa che anche la risposta degli spettatori alla ricca stagione di film e promozioni che sta per cominciare regalerà grandi soddisfazioni” ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.

I film e le sale aderenti a Cinema Revolution sono disponibili su www.cinemarevolution.it.

Per le sale cinematografiche è attiva la piattaforma di rendicontazione degli ingressi registrati con la tariffa promozionale.

Ogni dettaglio e informazione circa la meccanica e gli adempimenti dell’iniziativa possono essere richiesti direttamente a: assistenza@rendicontazionecinemarevolution.it.

INSIDE OUT 2 [grande successo… nuove proiezioni]

2024-07-19T13:24:24+02:0024 Giugno 2024|Archivio|

Proiezioni

Mercoledì 10 luglio: ore 18,30 – 21,00
Venerdì 12 luglio: ore 21,00
Sabato 13 luglio: ore 21,00
Domenica 14 luglio: ore 16,30 – 20,30
Mercoledì 17 luglio: ore 21,00

Titolo originale: Inside Out 2
Nazione: Stati Uniti d’America
Anno: 2024
Genere: Animazione, commedia, fantastico
Durata: 1 ora 40 minuti
Regia: Kelsey Mann
Produzione: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia

 

 

 

 

 

 

 

Trama

Riley è ormai adolescente, e sta per affrontare le superiori. Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura avranno a che fare inoltre con le nuove emozioni della crisi adolescenziale: Ennui, Imbarazzo, Invidia, Ansia e Nostalgia…

Trailer

Recensione

Dopo la descrizione delle scene di Inside Out 2 mostrate al CinemaCon 2024, vi segnaliamo le prime reazioni della stampa internazionale ai primi trenta minuti dell’attesissimo sequel dei Pixar Animation Studios.

Ad esempio, Tessa Smith di Mama’s Geeky è entusiasta dell’ultimo film della Pixar, e lo ha descritto come “il mio film Pixar preferito” e “un sequel PERFETTO:” “Sono al settimo cielo dopo aver visto 30 minuti di ‘Inside Out 2’! È divertente. Il ritmo è impeccabile. L’animazione è straordinaria. La storia mi ha catturato. Estremamente realistico, per chi come me è genitore di un adolescente. Mi è piaciuto moltissimo!” Karama di The Blerd Girl ha fatto riferimento in particolare ai nuovi personaggi del film, definendo Ennui, Depressione e Ansia “esilaranti”, mentre il critico Jeffrey Harris ha amato “tutte le nuove emozioni” e ha anticipato “alcune esilaranti sorprese:” “Ho visto i primi 30 minuti di ‘Inside Out 2’. Adoro tutte le nuove emozioni. Finora sembra sicuramente un degno sequel e ci sono anche alcune sorprese davvero esilaranti.

Infine, Scott Menzel si è spinto ancora più in là con gli elogi, definendo Inside Out 2 “il miglior film Pixar degli ultimi dieci anni”: “‘Inside Out 2’ sembra il miglior film Pixar degli ultimi dieci anni. Il filmato mostrato è stato molto divertente. Maya Hawke nei panni di Ansia ha rubato la scena.”

Matteo Regoli- cinema.everyeye.it

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00

_ BAMBINI da 4 a 12 anni
_ ADULTI oltre 60 anni
_ PORTATORI DI HANDICAP
_ GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
_ MILITARI
_ TITOLARI tessera ANEC – UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo)
_ il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
_ il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura Area Metropolitana di Bologna
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’

IL GUSTO DELLE COSE [mercoledì 5 giugno – ore 21]

2024-06-05T23:22:16+02:003 Giugno 2024|Archivio|

Proiezioni

Mercoledì 5 giugno: ore 21,00

Titolo originale: La Passion de Dodin Bouffant
Nazione: Francia
Anno: 2023
Genere: Sentimentale
Durata: 2 ora 14 minuti
Regia: Tran Anh Hùng
Cast: Juliette Binoche, Benoît Magimel, Emmanuel Salinger, Patrick d’Assumçao, Galatéa Bellug
Produzione: Curiosa Films, Gaumont, France 2 Cinéma
Distribuzione: Lucky Red

 

 

 

 

 

 

 

 

Premi

Cannes 2023 – migliore regista
Cesar 2024 – migliore attore protagonista

Trama

Francia, 1885. Eugénie, cuoca eccezionale, lavora da 20 anni per il famoso gastronomo Dodin Bouffant. Col tempo, dal rapporto professionale e la reciproca ammirazione nasce un sentimento. Tuttavia, Eugénie è insicura se legarsi a Dodin, così quest’ultimo decide di fare qualcosa che non aveva mai fatto prima: cucinare per lei…

Curiosità

Lo chef Pierre Gagnaire, 14 stelle Michelin, è stato consulente gastronomico per i piatti presenti nel film.

Il personaggio di Dodin è ispirato sia al romanzo La Vie et la Passion de Dodin-Bouffant, gourmet (1924) dello scrittore svizzero Marcel Rouff che alla figura gastronomo francese Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755–1826).

Si tratta del primo film in cui l’ex-coppia Binoche-Magimel recita assieme da I figli del secolo (1999).

Trailer

Recensione

UN FILM CHE SEGNA UNA SVOLTA NEL SOTTOGENERE CIBO-CINEMA: NON PIÙ COMPETIZIONE MA CONDIVISIONE DI SAPERE

Sul finire del XIX secolo in Francia Eugenie, cuoca sopraffina, e Dodin-Bouffant, famoso gastronomo, lavorano fianco a fianco da vent’anni. Il loro è un rapporto di reciproca fiducia che progressivamente si è trasformato in una relazione sentimentale. Eugenie però si ritrae dinanzi all’idea che si consolidi in un matrimonio. Lui però non ha intenzione di arrendersi e si muove, per ottenere il risultato desiderato, sul terreno che li accomuna: la cucina.

Il rapporto tra cinema e cibo è ormai di lunga data ma un film come quello diretto da Tran Anh Hung segna decisamente una svolta in quello che è diventato quasi un sottogenere.

Il modello storico di riferimento è, oltre al romanzo di Marcel Rouff “The Life and the Passion of Dodin-Bouffant, Gourmet”, Jean Anthelme Brillat-Savarin che nel 1825 pubblicò “La fisiologia del gusto” mettendo un punto fermo su quanto si dovesse fare o non fare nell’ambito della gastronomia e della presentazione del cibo a tavola. Dai giusti piatti e bicchieri fino agli accostamenti di certi sapori con certi altri, ogni elemento viene codificato e motivato.

Tran Ann Hung ha avuto poi, in fase di preproduzione, la collaborazione dello chef tristellato Pierre Gagnaire. Ne è nato un film che è distante anni luce da tutti i cooking game che la televisione ci propone perché il suo senso profondo non è la competizione ma la condivisione del sapere.

Fin dalle prime inquadrature, e per l’intera durata del film, vegetali, carni e tutto ciò che contribuisce alla riuscita di un piatto (ivi compreso un profluvio di pentole in rame) sono al centro dell’inquadratura e vengono portati sullo schermo grazie ad uno sguardo che è al contempo tecnicamente attento e sensorialmente partecipe.

Non stupisce venire a sapere che sul set, dopo lo stop di una ripresa, gli attori continuassero a mangiare perché anche le papille gustative dello spettatore, oltre che i succhi gastrici, entrano in attività. Si assiste davvero a una sorta di partitura in cui l’armonia degli elementi, dei colori degli stessi (immaginati) sapori si manifesta in tutta la sua delicata ma al contempo potente presenza.

Su questo pentagramma sensoriale si sviluppano le note di un autunno della vita che vede due persone (una delle due preferisce l’estate mentre l’altra finisce con l’amarle tutte) comunicarsi sentimenti attraverso l’attenzione che mettono nella preparazione dei piatti.

Mai, come si diceva, in competizione tra loro ma semmai con il desiderio di procurare all’altro (o ai commensali amici) un piacere particolare. Con, in più, un valore che si aggiunge e che completa il menu del film. Dodin e Eugenie hanno, come interessata collaboratrice, la piccola Pauline motivata dal desiderio di apprendere. Potrebbe diventare la futura Eugenie ma ha bisogno di qualcuno che condivida con lei non solo la passione per la cucina ma anche i segreti del mestiere. Qualcuno che sappia essere una guida che, come recita una massima zen ricca di saggezza, sia un vero maestro che “ti mostra la tua grandezza, non la sua”. Dodin Bouffant potrebbe essere quella persona?

Giancarlo Zappoli- mymovies.it

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00

_ BAMBINI da 4 a 12 anni
_ ADULTI oltre 60 anni
_ PORTATORI DI HANDICAP
_ GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
_ MILITARI
_ TITOLARI tessera ANEC – UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo)
_ il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
_ il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura Area Metropolitana di Bologna
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’

KINDS OF KINDNESS [da venerdì 7 giugno – ore 21]

2024-06-18T22:45:05+02:001 Giugno 2024|Archivio|

Proiezioni

Mercoledì 12 giugno: ore 21,00 CINEMA IN FESTA
Venerdì 14 giugno: ore 21,00
Sabato 15 giugno: ore 21,00

Domenica 16 giugno: ore 21,00
in lingua originale con sottotitoli italiani

 –   FILM VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI –

Titolo originale: Kinds of kindness
Nazione: Stati Uniti d’America, Regno Unito, Irlanda
Anno: 2023
Genere: Commedia, drammatico
Durata: 2 ora 44 minuti
Regia: Yorgos Lanthimos
Cast: Emma Stone, Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hong Chau, Joe Alwyn, Mamoudou Athie, Hunter Schafer
Produzione: Element Pictures, Film4, TSG Entertainment, Searchlight Picturesosa Films, Gaumont, France 2 Cinéma
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia

 

 

 

Premi

Cannes 2024 – migliore attore protagonista

Trama

La pellicola, una favola contemporanea, si basa su una serie di tre racconti e segmenti che seguono situazioni apparentemente diverse:

  • un uomo senza scelta che cerca di prendere il controllo della sua vita;
  • un poliziotto inquieto perché la moglie, scomparsa in mare, è tornata e sembra essere un’altra persona;
  • una donna determinata a trovare qualcuno, e che, sfruttando abilità psichiche, diventa un prodigioso leader spirituale.

Ogni attore interpreterà più personaggi.

Trailer

Recensione

Kinds Of Kindness è la summa del pensiero di Yorgos Lanthimos.
Il nuovo film, presentato a Cannes, con Emma Stone e Willem Dafoe, è un aggregato di tre storie che esplorano l’assurdo della nostra società tramite il paradosso.

C’è un concetto che in maniere diverse e con conseguenze diverse ricorre in molti film di Yorgos Lanthimos: la maniera in cui le nostre società sono organizzate, il set di regole che condividiamo per relazionarci, è totalmente arbitrario. Per questa ragione spesso nei suoi film inventa altre regole, paradossali, che portano agli stessi esiti, cioè che vessano o liberano i personaggi in modi che riconosciamo esistere anche nella nostra di società. In The Lobster per esempio chi non ha trovato un compagno entro una certa età viene emarginato (un po’ come nel nostro mondo) ma letteralmente proprio, viene deportato in un hotel dove ha l’ultima possibilità di trovare un partner, altrimenti è trasformato in un animale. In Dogtooth la famiglia è il cuore delle aberrazioni sociali, perché un padre tiene i figli reclusi e gli ha insegnato un funzionamento sociale completamente diverso. Addirittura in Povere creature! immagina una società diversa, e cosa accadrebbe alle relazioni di una donna con gli altri se venisse educata senza preconcetti e in piena consapevolezza del potere del proprio corpo.

Kinds Of Kindness, il suo nuovo film, contiene tre sperimentazioni su questo concetto, tre storie da circa 50 minuti l’una, in cui in una maniera o nell’altra le regole sono sovvertite. Nella prima il rapporto direttore/impiegato di una grande società è applicato alla vita reale, cioè un dipendente fa anche a casa tutto quello che gli ordina il suo datore di lavoro, fino al paradosso. Nella seconda una donna, naufragata su un’isola deserta, ha vissuto in una società sovvertita e al suo ritorno nel nostro mondo non è più la stessa (conducendo alla pazzia il marito). Nella terza alla ricerca di una guaritrice, un gruppo di persone è disposta a tutto. In tutte e tre c’è l’umorismo che è il marchio di fabbrica di Lanthimos.

Perché è sempre più evidente come a questo regista greco suoni ridicola la maniera in cui aderiamo alle regole sociali, come se non ne vedessimo l’arbitrarietà e le intendessimo come un baluardo della nostra civiltà. Gli fa ridere quando ci adeguiamo ai dettami del mondo come fossero gli unici possibili, come se da questi discendesse la tenuta della società (quando è il contrario: l’organizzazione è frutto di quello che la società nel suo complesso vuole raggiungere), e quindi le prende in giro queste regole, ne fa un’imitazione enfatizzandone alcuni elementi, oppure ne inventa di paradossali di cui anche noi possiamo ridere, proprio come a lui fanno ridere le nostre.

Ma non solo, Lanthimos, proprio con il suo umorismo, non fa che chiedersi come la società ingabbi con le sue regole e che accada a chi ne esce. Quando nel primo segmento di Kinds Of Kindness ’impiegato viene liberato dal suo padrone e può fare quel che vuole, cioè organizzare la sua vita come gli pare, è di colpo perduto, e tutto il suo mondo fatto di una casa, una moglie, un reddito e un lavoro crolla in modi ridicoli e risibili. Quando nel secondo segmento due coppie di amici si vedono per cena a casa di una delle due, la serata finisce a vedere abbracciati sul divano video porno che i 4 hanno girato qualche sera prima. Come fosse normale. Come se fosse accettabile e fosse una delle molte convenzioni del nostro modello di vita. Invece non lo è. Fa ridere per questo, perché è estremo e paradossale, perché sovverte il normale e perché i personaggi trattano queste convenzioni con la normalità con la quale noi trattiamo le nostre.

Ovviamente non c’è solo questo in questo film molto più sperimentale, radicale e autoriale degli altri, che Lanthimos ha girato in inglese. C’è anche l’altro grande tema che anima le sue storie, cioè la sovversione delle dinamiche di potere (le favorite della regina più potenti di lei, donne sessualmente consapevoli più potenti di uomini, ragazzi che mettono in crisi uomini maturi…), l’unico modo per ribaltare le regole sociali. E soprattutto c’è il sesso come elemento liberatore, sesso non per forza convenzionale, non per forza soggetto alle dinamiche standard. Non è un film narrativo Kinds Of Kindness, almeno non nel senso stretto, ma è un film più piacevole di quelli del periodo greco, in cui Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley ed Emma Stone recitano in ognuno dei tre segmenti, e in cui trovano maniere sempre interessanti di interpretare la stranezza di Lanthimos e le sue battute, per rendere in qualche modo umani i suoi personaggi disumani. Non sarà mai questo il film di maggiore successo di Lanthimos, né quello più amato, e del resto non è il suo migliore, ma è la dimostrazione di come, dopo due film da Oscar (La favorita e Povere creature!) sia arrivato, proprio lui, ad avere un potere tale ad Hollywood, da sovvertire l’ordine sociale ed economico che vige lì, e fare ciò che per altri è impossibile, ovvero far produrre a un grande studio (la Searchlight, costola della Disney) un film sperimentale, per nulla mainstream, per nulla commerciale, e totalmente d’autore.

Gabriele Niola- wired.it

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00
CINEMA IN FESTA € 3,50

_ BAMBINI da 4 a 12 anni
_ ADULTI oltre 60 anni
_ PORTATORI DI HANDICAP
_ GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
_ MILITARI
_ TITOLARI tessera ANEC – UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo)
_ il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
_ il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura Area Metropolitana di Bologna
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’

ME CONTRO TE operazione spie [domenica 16 giugno]

2024-06-18T22:45:17+02:001 Giugno 2024|Archivio|

Proiezioni

Domenica 23 giugno: ore 18,00 – 19,30
cinema revolution (biglietto unico € 3,50

Titolo originale: Inside Out 2
Nazione: Italia
Anno: 2024
Genere: Commedia, fantastico
Durata: 1 ora 2 minuti
Regia: Gianluca Leuzzi
Cast: Luí e Sofí
Produzione: Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film, Me Contro Te Production
Distribuzione: Warner Bros Italia

 

Trama

L’alleanza dei Malefici, formata dal Signor S., Perfidia, Viperiana e Serpe hanno convinto il mondo sul fatto che Luì e Sofì sono dei criminali e i due, per non essere ricercati, si uniscono ad altri personaggi per dimostrare la loro innocenza e riportare l’armonia sul pianeta.

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00

_ BAMBINI da 4 a 12 anni
_ ADULTI oltre 60 anni
_ PORTATORI DI HANDICAP
_ GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
_ MILITARI
_ TITOLARI tessera ANEC – UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo)
_ il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
_ il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura Area Metropolitana di Bologna
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’

PIENA DI GRAZIA [venerdì 5 luglio – ore 21 – GRATUITO]

2024-07-08T21:45:09+02:001 Giugno 2024|Archivio|

Proiezioni

Venerdì 5 luglio: ore 21,00

INGRESSO GRATUITO

Nazione: Stati Uniti d’America
Anno: 2017
Genere: Drammatico, storico
Durata: 1 ora 13 minuti
Regia: Andrew Hyatt
Cast: Noam Jenkins, Bahia Haifi, Kelsey Asbille, Merik Tadros
Produzione: Justin Bell Productions, ODB Films, ReKon Productions
Distribuzione: Minerva Pictures Group

 

 

 

 

 

 

 

 

Trama

Si ripercorrono gli ultimi anni della vita di Maria, madre di Gesù Cristo, con particolare attenzione sugli sforzi profusi per aiutare la nascente Chiesa cristiana…

Trailer

Recensione

UN INTERESSANTE E INEDITO RITRATTO DELLA CHIESA DELLE ORIGINI.

10 anni dopo la morte di Gesù gli apostoli stanno vivendo un momento di difficoltà ma trovano in Maria sua madre, ormai prossima alla morte, una figura in grado di rincuorarli e spingerli a proseguire l’opera iniziata dal Figlio.
L’ultima presenza della Madonna nel Nuovo Testamento si trova negli Atti degli Apostoli in cui si legge: “Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui” (Atti 1,14). Tralasciando la controversa definizione di ‘fratelli’, Andrew Hyatt affronta per primo sullo schermo la figura della Madre di Cristo immaginandone la vita dopo la morte e resurrezione del figlio. Lo fa focalizzando la sua azione come opera di sostegno all’azione di un Pietro non dubbioso ma oppresso da ciò che sta accadendo nella Chiesa nascente.

Maria viene cioè letta, come è lei stessa a dire, come colei il cui cuore ha battuto all’unisono per nove mesi con quello del Messia e, seppure in forma diversa, continua a farlo.

La comunità che Hyatt ci presenta sta soffrendo la crisi di un movimento in crescita in cui si preferisce spaccare il capello in quattro sul piano teo-filosofico che non rifarsi al Cristo che ha calpestato la polvere delle strade della nostra Terra. “Io non sono un filosofo” dice Pietro. Allora è Maria, seppur sempre più vicina a ricongiungersi al Figlio, che, ripercorrendo con le parole quanto lei ed altri dei presenti hanno vissuto, riporta tutti alla concretezza del messaggio che è ancora fondamentalmente orale e che può ancora passare attraverso le voci e i gesti di chi lo ha incontrato e ne ha condiviso il cammino. Hyatt, anche se si lascia andare a qualche flashback un po’ lezioso, ha un buon controllo della materia e sa offrire, attraverso la figura della Madonna, un interessante e inedito ritratto della Chiesa delle origini.

Giancarlo Zappoli- mymovies.it

Prezzi

INGRESSO GRATUITO

ORIGINAL SUNDAY NIGHT [Domenica 16 giugno – ore 21]

2024-06-18T22:45:24+02:0031 Maggio 2024|Archivio|

Proiezioni

Domenica 16 giugno: ore 21,00
in lingua inglese con sottotitoli italiani

 –   FILM VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI –

Titolo originale: Kinds of kindness
Nazione: Stati Uniti d’America, Regno Unito, Irlanda
Anno: 2023
Genere: Commedia, dramatico
Durata: 2 ora 44 minuti
Regia: Yorgos Lanthimos
Cast: Emma Stone, Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hong Chau, Joe Alwyn, Mamoudou Athie, Hunter Schafer
Produzione: Element Pictures, Film4, TSG Entertainment, Searchlight Picturesosa Films, Gaumont, France 2 Cinéma
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia

 

 

 

 

 

Premi

Cannes 2024 – migliore attore protagonista

Trama

La pellicola, una favola contemporanea, si basa su una serie di tre racconti e segmenti che seguono situazioni apparentemente diverse:

  • un uomo senza scelta che cerca di prendere il controllo della sua vita;
  • un poliziotto inquieto perché la moglie, scomparsa in mare, è tornata e sembra essere un’altra persona;
  • una donna determinata a trovare qualcuno, e che, sfruttando abilità psichiche, diventa un prodigioso leader spirituale.

Ogni attore interpreterà più personaggi.

Trailer

Recensione

Kinds Of Kindness è la summa del pensiero di Yorgos Lanthimos.
Il nuovo film, presentato a Cannes, con Emma Stone e Willem Dafoe, è un aggregato di tre storie che esplorano l’assurdo della nostra società tramite il paradosso.

C’è un concetto che in maniere diverse e con conseguenze diverse ricorre in molti film di Yorgos Lanthimos: la maniera in cui le nostre società sono organizzate, il set di regole che condividiamo per relazionarci, è totalmente arbitrario. Per questa ragione spesso nei suoi film inventa altre regole, paradossali, che portano agli stessi esiti, cioè che vessano o liberano i personaggi in modi che riconosciamo esistere anche nella nostra di società. In The Lobster per esempio chi non ha trovato un compagno entro una certa età viene emarginato (un po’ come nel nostro mondo) ma letteralmente proprio, viene deportato in un hotel dove ha l’ultima possibilità di trovare un partner, altrimenti è trasformato in un animale. In Dogtooth la famiglia è il cuore delle aberrazioni sociali, perché un padre tiene i figli reclusi e gli ha insegnato un funzionamento sociale completamente diverso. Addirittura in Povere creature! immagina una società diversa, e cosa accadrebbe alle relazioni di una donna con gli altri se venisse educata senza preconcetti e in piena consapevolezza del potere del proprio corpo.

Kinds Of Kindness, il suo nuovo film, contiene tre sperimentazioni su questo concetto, tre storie da circa 50 minuti l’una, in cui in una maniera o nell’altra le regole sono sovvertite. Nella prima il rapporto direttore/impiegato di una grande società è applicato alla vita reale, cioè un dipendente fa anche a casa tutto quello che gli ordina il suo datore di lavoro, fino al paradosso. Nella seconda una donna, naufragata su un’isola deserta, ha vissuto in una società sovvertita e al suo ritorno nel nostro mondo non è più la stessa (conducendo alla pazzia il marito). Nella terza alla ricerca di una guaritrice, un gruppo di persone è disposta a tutto. In tutte e tre c’è l’umorismo che è il marchio di fabbrica di Lanthimos.

Perché è sempre più evidente come a questo regista greco suoni ridicola la maniera in cui aderiamo alle regole sociali, come se non ne vedessimo l’arbitrarietà e le intendessimo come un baluardo della nostra civiltà. Gli fa ridere quando ci adeguiamo ai dettami del mondo come fossero gli unici possibili, come se da questi discendesse la tenuta della società (quando è il contrario: l’organizzazione è frutto di quello che la società nel suo complesso vuole raggiungere), e quindi le prende in giro queste regole, ne fa un’imitazione enfatizzandone alcuni elementi, oppure ne inventa di paradossali di cui anche noi possiamo ridere, proprio come a lui fanno ridere le nostre.

Ma non solo, Lanthimos, proprio con il suo umorismo, non fa che chiedersi come la società ingabbi con le sue regole e che accada a chi ne esce. Quando nel primo segmento di Kinds Of Kindness ’impiegato viene liberato dal suo padrone e può fare quel che vuole, cioè organizzare la sua vita come gli pare, è di colpo perduto, e tutto il suo mondo fatto di una casa, una moglie, un reddito e un lavoro crolla in modi ridicoli e risibili. Quando nel secondo segmento due coppie di amici si vedono per cena a casa di una delle due, la serata finisce a vedere abbracciati sul divano video porno che i 4 hanno girato qualche sera prima. Come fosse normale. Come se fosse accettabile e fosse una delle molte convenzioni del nostro modello di vita. Invece non lo è. Fa ridere per questo, perché è estremo e paradossale, perché sovverte il normale e perché i personaggi trattano queste convenzioni con la normalità con la quale noi trattiamo le nostre.

Ovviamente non c’è solo questo in questo film molto più sperimentale, radicale e autoriale degli altri, che Lanthimos ha girato in inglese. C’è anche l’altro grande tema che anima le sue storie, cioè la sovversione delle dinamiche di potere (le favorite della regina più potenti di lei, donne sessualmente consapevoli più potenti di uomini, ragazzi che mettono in crisi uomini maturi…), l’unico modo per ribaltare le regole sociali. E soprattutto c’è il sesso come elemento liberatore, sesso non per forza convenzionale, non per forza soggetto alle dinamiche standard. Non è un film narrativo Kinds Of Kindness, almeno non nel senso stretto, ma è un film più piacevole di quelli del periodo greco, in cui Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley ed Emma Stone recitano in ognuno dei tre segmenti, e in cui trovano maniere sempre interessanti di interpretare la stranezza di Lanthimos e le sue battute, per rendere in qualche modo umani i suoi personaggi disumani. Non sarà mai questo il film di maggiore successo di Lanthimos, né quello più amato, e del resto non è il suo migliore, ma è la dimostrazione di come, dopo due film da Oscar (La favorita e Povere creature!) sia arrivato, proprio lui, ad avere un potere tale ad Hollywood, da sovvertire l’ordine sociale ed economico che vige lì, e fare ciò che per altri è impossibile, ovvero far produrre a un grande studio (la Searchlight, costola della Disney) un film sperimentale, per nulla mainstream, per nulla commerciale, e totalmente d’autore.

Gabriele Niola- wired.it

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00
CINEMA IN FESTA € 3,50

_ BAMBINI da 4 a 12 anni
_ ADULTI oltre 60 anni
_ PORTATORI DI HANDICAP
_ GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
_ MILITARI
_ TITOLARI tessera ANEC – UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo)
_ il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
_ il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura Area Metropolitana di Bologna
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’

IL CORAGGIO DI BLANCHE [da venerdì 10 maggio]

2024-05-15T22:22:53+02:0014 Maggio 2024|Archivio|

Proiezioni

Venerdì 10 maggio: ore 21,00
Sabato 11 maggio: ore 21,00
Domenica 12 maggio: ore 16,30 – 18,30 – 21,00
Domenica 12 maggio: ore 21,00
in lingua originale con sottotitoli italiani
Mercoledì 15 maggio: ore 21,00

Titolo originale: L’amour et les forêts
Nazione: Francia
Anno: 2024
Genere: Drammatico
Durata: 1 ora 45 minuti
Regia: Valérie Donzelli
Cast: Virginie Efira, Melvil Poupaud, Dominique Reymond, Romane Bohringer.
Produzione: Rectangle Productions, France 2 Cinéma, Les Films de Françoise
Distribuzione: Movies Inspired

 

 

 

 

Trama

Quando Blanche incontra Greg pensa di aver trovato l’uomo della vita. Presto però si ritrova coinvolta in una relazione tossica con un uomo possessivo e pericoloso. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Cesar, 1 candidatura a Lumiere Awards.

Trailer

Recensione

UNA CRONACA ROMANTICA CHE VOLGE IN INFERNO CONIUGALE. I SENTIMENTI, SECONDO DONZELLI, SOTTENDONO UNA SENTENZA BELLICOSA.

Blanche Renard vive a un passo dal mare dove attende l’amore, che arriva e ha lo charme di Grégoire Lamoureux (nomen omen), un perfetto sconosciuto che sembra avere tutto quello che cerca. Cresciuta tra una madre affettuosa e una sorella gemella più intraprendente, Blanche sposa Grégoire e lascia la famiglia per il tetto coniugale. Lontana dalla Bretagna e dagli affetti più cari, la sua idea romantica dell’amore si scontra presto con la realtà e un uomo possessivo, che mente e tesse una tela di menzogne e ricatti. Tra cucina e soggiorno, ufficio e camera da letto, la tragedia domestica si consuma. Vessata dal marito, manipolatore nocivo e inquisitore feroce, Blanche precipita in una disperazione profonda. Non resta che decidere se restare o partire, tacere o denunciare.

La coppia è sovente al centro del cinema di Valérie Donzelli (La guerra è dichiarata, Main dans la main) che si spinge lontana dalla sua zona confort, la commedia ludica dagli accenti pop, per avanzare in un territorio mai esplorato. L’Amour et les forêts traccia un percorso a parte nella sua filmografia, lavorando su due universi completamente separati, il lirismo e il realismo noir, che finiscono per convergere violentemente in un melodramma psicologico.

Il film debutta come una favola, quella narrazione fantastica che attraversa tutte le opere di Donzelli. I toni al principio sono leggeri, oscillazioni incantate e slanci di grazia: una casa sul mare, ‘concepita’ da Jacques Demy, e una bolla di sorellanza, due sorelle e una madre, scoppiata da un principe charmant che bussa alla porta. E come in ogni favola che si rispetti, il lupo non tarda a rivelarsi e a volgere il conte de fées in huis closangosciante.

Perché dietro la ‘porta chiusa’ la belva ringhia e la paura si installa, paralizzando ogni piano. Soltanto la protagonista non lo vede arrivare e adesso si difende come può dalla sua ferocia, trova un lavoro e poi un amante per una parentesi incantata ai margini di una foresta e nel pieno di una tempesta, il miraggio di una felicità impossibile, che fuggirà per rientrare ‘incomprensibilmente’ nella tana del lupo. Perché il male dell’eroina viene da più lontano e piomba lo spettatore nella mente di una donna enigmatica e ambigua, affascinata dalla sua stessa caduta. Il profilo è disegnato da Éric Reinhardt, autore del romanzo omonimo, adattato da Valérie Donzelli e Audrey Diwan (La scelta di Anne), che iscrivono la loro protagonista nella linea di Anna Karenina ed Emma Bovary, eroine della rinuncia, condannate dalle loro scelte.

Ma qui le intenzioni degli autori divergono, se per lo scrittore la questione è l’esplorazione del conflitto tra le nostre aspirazioni e quello che ne facciamo, della maniera in cui l’esistenza si mette di traverso nella ricerca di “intensità” e bellezza, la regista propone un esisto radicalmente diverso, cambiando registro, passo e colore. Donzelli capovolge la cronologia e inventa un intervallo di beatitudine coniugale che precipita nell’incubo e lo attraversa fino a liberare la parola della sua eroina in lotta tra 16mm e digitale. ‘La guerra è dichiarata’, una guerra che il film combatte soprattutto contro se stesso, contro una nuova forma che l’autrice fatica a dosare e a governare. I propositi, chiari sulla carta, faticano a definirsi inciampando uno sull’altro. L’amore romantico e quello tossico, raccontati al tempo imperfetto, la gemellarità e la mostruosità, tutto si mescola in un film che si smarrisce tra i colpi di scena (telefonati) dell’impresa. All’incrocio tra melodia di felicità e note dissonanti anche gli attori faticano a trovare il passo e una composizione ‘adeguata’ al dramma.

Marzia Gandolfi – mymovies.it

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00

_ BAMBINI da 4 a 12 anni
_ ADULTI oltre 60 anni
_ PORTATORI DI HANDICAP
_ GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
_ MILITARI
_ TITOLARI tessera ANEC – UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo)
_ il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
_ il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura del comune di Imola
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’

NIENTE DA PERDERE [da venerdì 17 maggio]

2024-05-22T21:45:48+02:0014 Maggio 2024|Archivio|

Proiezioni

Venerdì 17 maggio: ore 21,00
Sabato 18 maggio: ore 21,00
Domenica 19 maggio: ore 18,30
Domenica 19 maggio: ore 21,00
in lingua originale con sottotitoli italiani
Mercoledì 22 maggio: ore 21,00

Titolo originale: Rien À Perdre
Nazione: Francia
Anno: 2023
Genere: Drammatico
Durata: 1 ora 52 minuti
Regia: Delphine Deloget
Cast: Virginie Efira, Arieh Worthalter, India Hair, Félix Lefebvre, Mathieu Demy
Produzione: Curiosa Films in co-produzione con Unité
Distribuzione: Wanted

 

 

 

 

 

Trama

Niente da perdere, film diretto da Delphine Deloget, racconta la storia di un piccola famiglia unita, formata da Sylvie (Virginie Efira), la madre, e dai suoi due figli, Sofiane e Jean-Jacques (Alexis Tonetti e Félix Lefebvre). I tre vivono a Brest, una cittadina portuale nel nord-ovest della Francia.
Una notte, mentre sua madre è a lavoro, Sofiane si ferisce a casa e a seguito dell’incidente viene fatta una denuncia a Sylvie e sua figlia viene inserita in una casa famiglia. Aiutata da un avvocato e supportata dai suoi figli, la madre si batterà per vie legali per riavere l’affidamento di Sofiane, decisa a vincere contro la macchina amministrativa e giudiziaria…

Trailer

Recensione

UN’OTTIMA VIRGINIE EFIRA IN UN’OPERA IMMERSIVA, IMMEDIATA E URGENTE

Sylvie è una madre single con due figli da accudire il cui più piccolo, Sofiane, è piuttosto problematico. La loro vita è caotica e disordinata, e Sylvie, pur affettuosa e partecipe, è anche un po’ approssimativa nella gestione domestica. Un giorno, mentre la madre è al lavoro cercando di mantenere la famiglia, Sofiane si fa male e finisce in ospedale. I servizi sociali lo allontanano da casa per mandarlo in un istituto, e a Sylvie non resta che intraprendere una battaglia nel tentativo di riavere a casa suo figlio. Il contenzioso avviene fra una madre coraggio che però commette svariati errori lungo il suo percorso e una macchina istituzionale (e burocratica) apparentemente indifferente, ma che ha comunque a cuore la tutela dei minori. E il dilemma diventa: conta più il legame affettivo materno o la necessità di proteggere i più giovani?

Niente da perdere è l’opera prima di finzione della giovane regista Delphine Deloget che proviene dal cinema di realtà e a quella realtà non vuole derogare, anche nel raccontare una storia da lei stessa accuratamente sceneggiata.

Tutto succede davanti ai nostri occhi con un’immediatezza e un’urgenza che fanno il paio con quelle di Sylvie, interpretata da un’ottima Virginie Efira. Il lato più interessante del film è che dà voce e corpo alle ragioni di tutti, tanto la madre, le cui distrazioni non tolgono valore al suo impegno e alla sua devozione verso i figli, quanto l’assistente sociale che individua nel suo sbandamento un pericolo per i ragazzi, soprattutto il fragile Sofiane.

Sylvie entra in un labirinto di cui non conosce l’uscita, ma si intestardisce a trovare una soluzione rischiando di peggiorare la situazione. È facile prendere le sue parti rispetto alla fatica e all’abnegazione di crescere da sola due figli in circostanze economiche precarie, ma non si può essere sordi alla necessità di schermare un ragazzino di otto anni da una vita instabile. C’è spazio anche per altri personaggi: il figlio adolescente di Sylvie, Jacques, anche lui colto in mezzo ad una situazione ingarbugliata, e i fratelli della donna, uno dei quali è un ex giocatore d’azzardo e conosce bene il caos in cui ci si può trovare intrappolati.

Niente da perdere è un film immersivo calato in un quadro famigliare ma anche in una realtà socioeconomica e geografica ben definita, con ricadute sia positive che negative sulle persone che la abitano. E ci spinge a ragionare senza pregiudizi sulle trappole in cui rischiamo tutti di cadere, un po’ a causa nostra, un po’ a causa della rigidità delle istituzioni che ci circondano

Paola Casella – mymovies.it

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00

_ BAMBINI da 4 a 12 anni
_ ADULTI oltre 60 anni
_ PORTATORI DI HANDICAP
_ GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
_ MILITARI
_ TITOLARI tessera ANEC – UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo)
_ il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
_ il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura del comune di Imola
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’

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