Proiezioni
Mercoledì 5 aprile: ore 21,00
Sabato 8 aprile: ore 21,00
Domenica 9 aprile: ore 18,30 – 21,00
Lunedì 10 aprile: ore 18,30 – 21,00
Titolo originale: Il ritorno di Casanova
Nazione: Italia
Anno: 2023
Genere: Drammatico
Durata: 95 min
Regia: Gabriele Salvatores
Cast: Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Sara Serraiocco, Natalino Balasso, Alessandro Besentini
Produzione: Indiana Production, Rai Cinema, Ba.Be Productions, Edi Effetti Digitali Italiani, 3Marys Entertainment,
Distribuzione:01 Distribution
Trama
Al centro della vicenda c’è Leo Bernardi: un affermato regista, interpretato dall’ottimo Toni Servillo, ormai sul far del tramonto; Leo, tuttavia, non è assolutamente disposto ad accettare l’andamento discendente della sua parabola e sentendo addosso il peso di doversi riaffermare per un’ultima volta, si appresta a presentare il suo ultimo film basato sul Casanova di Arthur Schnitzler. Per quanto lui stesso non riesca inizialmente a vederne le analogie, il Casanova di Schnitzler gli somiglia terribilmente: è ormai vecchio, ha perso la capacità di esercitare alcun tipo fascino sulle persone e soprattutto nei confronti delle donne; gli rimane un solo obiettivo, quello di tornarsene a casa. E sarà proprio un incontro fatto nel viaggio verso casa a rendere il Casanova conscio dei suoi ormai evidenti limiti: si renderà conto inevitabilmente di rappresentare solo l’ombra dell’uomo che è stato in passato…
Trailer
Recensione
Nel suo ultimo film, in prima mondiale al 14° Bif&st, Gabriele Salvatores riflette sul tempo che passa, il decadimento fisico e il rapporto tra cinema e vita
La malinconia di Leo Bernardi la avverte anche l’appartamento dove vive, che è interamente domotizzato e iper accessoriato, e che a un certo punto sembra impazzire: le luci si accendono e si spengono da sole, i rubinetti sputano acqua all’improvviso, la tavoletta del bagno rimane bloccata a mezz’aria. Acclamato regista avviato verso il tramonto sia professionale che personale, Leo è il protagonista del nuovo film di Gabriele Salvatores, ha il volto di Toni Servillo e non riesce proprio ad accettare il suo lento declino. E così, mentre cerca di completare il suo ultimo film su Giacomo Casanova, pressato dalle aspettative del suo produttore che teme di perdere l’investimento (Antonio Catania), dalle sollecitazioni del suo montatore che vuole chiudere il film (Natalino Balasso) e dalla rivalità con un giovane cineasta che minaccia di soffiargli il posto alla Mostra del Cinema di Venezia, anche la sua casa manifesta disagio. È questo uno dei tocchi surreali che punteggiano Il ritorno di Casanova, il 20° lungometraggio del regista premio Oscar (con Mediterraneo, 1991), liberamente ispirato a “Il ritorno di Casanova” di Arthur Schnitzler. Un lungometraggio costruito come un gioco di specchi tra un regista e il protagonista del suo film (Casanova è interpretato da Fabrizio Bentivoglio), che parla di tempi di gloria andati e di giovinezza perduta, e che Salvatores ammette essere la sua opera più personale.
Proiettato in anteprima mondiale al 14° Bari International Film&Tv Festival, Il ritorno di Casanova salta dalla realtà alla finzione grazie al montaggio puntualmente alternato di Julien Panzarasa, distinguendo visivamente le due parti in modo netto: la vita vera, quella di Leo, oggi, che cerca di chiudere il suo film, è filmata in bianco e nero; il set in costume e parrucche del ‘700, che vede un Casanova ormai vecchio tentare miseramente di conquistare una giovane fanciulla (Bianca Panconi), è invece a colori. Mentre lavora, a fatica, al montaggio del suo film, l’ultrasessantenne Leo scopre di avere molto in comune con il suo personaggio principale, perché proprio come Casanova si è trovato di recente a vivere una passione per una giovane donna (Sara Serraiocco), e a dover fare i conti con il tempo che passa. Vanesio, ossessionato dal suo lavoro e dalla fama, Leo è travolto dai ricordi di questo amore che lo ha colto di sorpresa e che non ha avuto il coraggio di abbracciare fino in fondo.
Sono tanti i temi che si intrecciano in questa mise en abyme cinematografica, a tratti onirica, sceneggiata da Salvatores con Umberto Contarello (La grande bellezza) e Sara Mosetti (il trio ha già firmato insieme la sceneggiatura di Tutto il mio folle amore): il tema del doppio, il decadimento fisico (qui mostrato con coraggio e senza veli), la forza seduttiva che con il tempo svanisce, il rapporto tra cinema e vita, i capricci e le manie legate al mestiere, il nuovo che avanza. Ci entra anche l’assalto dei giornalisti, che come un esercito avanza a caccia di scoop e che Leo respinge a colpi di fioretto. Servillo e Bentivoglio brillano nei rispettivi ruoli: l’autoironia del primo finisce per rendere simpatico Leo anche nelle sue frivolezze; il secondo restituisce un Casanova che fa tenerezza nel suo rivelarsi totalmente impreparato alla vecchiaia. “Tu sei giovane, ma io sono Casanova”, dice quest’ultimo al suo aitante rivale in amore, ma questa sua ostinazione a voler ripetere se stesso è votata al fallimento. Anche perché, come controbatte idealmente la giovane amante di Leo: “Io ho tanta vita davanti e tutto il tempo per rinnamorarmi di nuovo”. E non poteva essere detto in modo più crudele.
Vittoria Scarpa – www.cineuropa.org
Prezzi
BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00
• BAMBINI da 4 a 12 anni
• ADULTI oltre 60 anni
• PORTATORI DI HANDICAP
• GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
• MILITARI
• il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
• il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura del comune di Imola
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)
BIGLIETTO OMAGGIO
ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’