Proiezioni
Mercoledì 30 marzo: ore 21,00
Venerdì 1 aprile: ore 21,00
Sabato 2 aprile: ore 21,00
Domenica 3 aprile: ore 16,00 – 18,30 – 21,00
Mercoledì 6 aprile: ore 21,00

N.B.: Capienza 100%. Super Green Pass e mascherina FFP2 obbligatori.

 

 

 

Titolo originale: Spencer
Nazione: Germania, Cile, Regno Unito
Anno: 2021
Genere: Drammatico, biografico
Durata: 111 min
Regia: Pablo Larraín
Cast: Kristen Stewart, Jack Farthing, Timothy Spall, Sean Harris, Sally Hawkins, Stella Gonet, Richard Sammel
Produzione: Komplizen Film, Fabula, Shoebox Films
Distribuzione: Leone Film Group, 01 Distribution

Trama

Spencer, film diretto da Pablo Larraín, è un biopic su Lady Diana, interpretata da Kristen Stewart. La storia è incentrata in un preciso momento della vita di Diana, quando nel dicembre del 1991, durante le vacanze di Natale con l’intera famiglia reale nella tenuta di Sandringham, a Norfolk. Il matrimonio Tra Diana e il Principe Carlo (Jack Farthing) è ormai alla deriva da diverso tempo e le continue voci di tradimentii, soprattutto quelli di lui con Camilla Parker-Bowles, non fanno altre che indebolire sempre più il loro legame. Nonostante ciò, quei giorni di festa sono un momento di pace, nei quali la Principessa può festeggiare, andare a caccia, giocare e rilassarsi. Proprio in questo clima natalizio, Diana ha modo di riflettere e prendere una decisione importante: quella di lasciare suo marito, dopo diversi anni in cui è stata costretta a fingere che tutto andasse bene e mantenere lo sguardo alto, nonostante tutte le terribili voci di infedeltà, che hanno minato non solo il suo matrimonio, ma anche la salute stessa della Principessa.
Il film ricostruisce quello che potrebbe essere accaduto in quei giorni di festa tra le mura di Sandringham.

Trailer

Recensione

SPENCER – RECENSIONE: SOFFOCATI DA UNA COLLANA DI PERLE – VENEZIA 2021

C’è una famosa intervista fatta alla Principessa Diana e al Principe Carlo dove il giornalista pone una domanda abbastanza semplice per una coppia che si è appena fidanzata ufficialmente:

“Siete innamorati?”

Le due risposte però, in apparenza scontate, furono diverse e simbolo di quello che sarebbe stato il loro rapporto matrimoniale.  Se Lady Diana rispose prontamente dicendo di sì, Carlo sibilò un poco confortante “Qualsiasi cosa l’amore significhi”.

Il senso di desolazione, di vuoto interiore che una risposta simile può generare è stato trasposto su schermo perfettamente da Pablo Larraín con Spencer, il suo nuovo film che mette al centro proprio la persona – prima ancora del personaggio – della defunta principessa.

Esplicativa in tal senso la scelta del titolo che rimanda al cognome da nubile di Diana, in netto contrasto con Jackie, precedente lavoro di Larraín dove veniva messo in risalto il soprannome della First Lady di John Fitzgerald Kennedy.

Una presa di posizione che dichiara subito un aspetto predominante dell’ex Principessa del Galles: lei non si è mai sentita un membro della Corona. Durante il film viene spesso ripetuta la parola “perfetto”, indice di una tradizione reale che accompagna i residenti di Buckingham Palace da centinaia di anni.

Diana Spencer – anche se proveniva anche lei da una famiglia agiata e in ottimi rapporti con la Corona – rifiuta costantemente questo modo di vivere dove ogni cosa è decisa, dove il futuro è inesistente perché è già stato scritto nel presente. Larraín insiste molto sui dettagli della vita quotidiana all’interno del palazzo reale, come la squadra di chef organizzata come un esercito per poter esser pronti ad ogni evenienza o la scelta dell’abito prestabilito per ogni pasto.

Sebbene nei primi minuti si possa avere la sensazione di vedere un film ridondante, superato il primo atto si capisce perfettamente che il regista vuole farci vivere in prima persona l’angoscia della quotidianità di Lady Diana. Una routine logorante, atta a cambiare le abitudini e lo stile di vita della Principessa, per poter cancellare una volta per tutte quello Spencer simbolo di imperfezione. In una gabbia di cristallo, o meglio, come detto dalla stessa protagonista del film, sotto la lente di un microscopio si dipana quindi – citando la frase scritta prima dei titoli di testa – “Una favola tratta da una tragedia vera”.

Spencer diventa allora un dramma angosciante che sfiora a tratti il thriller psicologico, dove la grandiosa (c’era da stupirsi?) regia di Pablo Larraín costruisce sequenze asfissianti, inseguendo costantemente Diana in claustrofobici corridoi per poi soffermarsi spesso sul volto algido di un’anima che sta lentamente morendo; funzionale a tal proposito è la fotografia tutta giocata sui toni freddi.

Il viso, il fisico e l’immagine di Lady D. sono, all’interno del film, posti a un’attenzione mediatica senza pari – simbolico il non potersi cambiare con le tende aperte – da cui scaturisce la distruzione della sofferenza in ambito privato, deturpando anche di questo aspetto la madre di William e Henry. Tutto ciò non sarebbe possibile ovviamente se come attrice protagonista ci fosse stata un’interprete senza la fisicità e la bravura adatta.

Per fortuna Kristen Stewart ci regala quella che è probabilmente la miglior prova della sua carriera.
Grazie a una presenza scenica strabordante e alla capacità di creare malinconia solo attraverso uno sguardo, l’interpretazione della Stewart – che lavora benissimo per sottrazione – si adatta perfettamente al racconto, in un ballo con la morte, sulle note della colonna sonora ammaliante di Jonny Greenwood, che può rivelarsi liberatorio o tombale a seconda di come si è vissuto Spencer.

A Larraín non è mai interessato creare un biopic, anche se la storia segue la realtà, quanto creare un’opera in grado di far vivere allo spettatore tutta l’angoscia di una vita sulla carta da favola, dove i pochi sprazzi di luce all’interno del film – vedasi quasi tutti i momenti con William e Henry – commuovono istantaneamente.

Forse perché sono perfetti nella loro normalità.

 Emanuele Antoliniwww.cinefacts.it

Riconoscimenti

2022 – Premio Oscar: candidatura per la miglior attrice a Kristen Stewart
2022 – Golden Globe: candidatura per la migliore attrice in un film drammatico a Kristen Stewart
2021 – Mostra internazionale di Venezia: in concorso per il Leone d’oro al miglior film
2021 – Critics’ Choice Awards: candidatura per la migliore attrice a Kristen Stewart;
candidatura per la migliore colonna sonora a Jonny Greenwood

Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,00
BIGLIETTO RIDOTTO € 5,00

• BAMBINI da 4 a 12 anni
• ADULTI oltre 60 anni
• PORTATORI DI HANDICAP
• GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
• MILITARI
• il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
• il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura del comune di Imola
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’