Proiezioni
Venerdì 9 febbraio: ore 21,00
Sabato 10 febbraio: ore 21,00
Domenica 11 febbraio: ore 15,30 – 18,15
Domenica 11 febbraio: ore 21,00 in lingua originale con sottotitoli in italiano
Mercoledì 14 febbraio: ore 21,00
Titolo originale: Zielona granica
Nazione: Polonia, Germania, Francia, Belgio
Anno: 2023
Genere: Drammatico
Durata: 2 ora 27 minuti
Regia: Agnieszka Holland
Cast: Behi Djanati Atai, Agata Kulesza, Maja Ostaszewska, Tomasz Wlosok, Piotr Stramowski
Produzione: Metro Films, Blick Productions, Marlene Film Production, Beluga Tree, Canal+ Polska
Distribuzione: Movies Inspired
Mostra Cinematografica di Venezia 2023 –
Premio speciale della giuria
Trama
Nelle gelide foreste che ricoprono il confine tra la Bielorussia e la Polonia, teatro dal 2021 della crisi migratoria istigata dal governo bielorusso, si incrociano le vicende di una famiglia di rifugiati siriani che lotta per attraversare il confine, della loro compagna di viaggio afghana, di una giovane guardia di frontiera polacca che sta per avere un bambino e di un gruppo di attivisti che aiuta i migranti respinti al confine.
Il film è stato premiato al Festival di Venezia, ha ottenuto 2 candidature agli European Film Awards.
Trailer
Recensione
AGNIESZKA HOLLAND TORNA IN PATRIA CON UNA FOTOGRAFIA BRUTALE DELLA CRISI DEI RIFUGIATI AL CONFINE POLACCO
2021. Una famiglia siriana atterra a Minsk per cercare di raggiungere il confine tra Bielorussia e Polonia e, una volta entrata nell’Unione Europea, raggiungere dei parenti in Svezia. Ma la foresta che separa i due paesi è ormai teatro di una guerra di sopravvivenza per i rifugiati, presi in mezzo tra la propaganda del presidente bielorusso Lukashenko, che li attira nel paese per sovraccaricare il confine e destabilizzare i governi occidentali, e la violenta repressione da parte della polizia di frontiera polacca, che su ordini del governo Duda cerca di ricacciarli indietro senza alcun riguardo.
Il cinema di denuncia sociale e politica di Agnieszka Holland non poteva non interessarsi alle turbolenze del presente che interessano in maniera diretta la sua patria, la Polonia, già in un tumulto interno per le politiche del governo e messa in una situazione ancor più delicata prima e durante l’invasione russa dell’Ucraina.
Proprio in Ucraina Holland aveva appena ambientato Mr. Jones nel 2019, ricordando la carestia di matrice sovietica che distrusse il paese negli anni trenta. Prima ancora, la regista si è occupata a più riprese dell’Olocausto, come nel suo film forse più celebre, Europa Europa, nel 1991.
Naturale quindi che uno dei nomi di spicco del cinema polacco moderno abbia deciso di mettere in scena il travaglio umano delle migliaia di persone coinvolte in un sadico gioco di rappresaglia politica tra paesi e tra blocchi globali, in un corposo dramma in bianco e nero che vuole offrire molteplici punti di vista sulla vicenda.
Lo fa in quel modo diretto, senza fronzoli e contundente che abbiamo imparato ad aspettarci da lei, autrice guidata dal principio – non privo di un certo didatticismo – che certe cose vadano semplicemente portate alla luce: The Green Border è pieno di sofferenza e angherie, non lesina negli appelli diretti alla pietà spettatoriale, cerca emozioni forti costruendo una storia di abusi vergognosi su donne, anziani e bambini.
Il fatto che sia storia recente, e anzi decisamente ancora in corso, impone una certa precisione documentaria seppur nei contorni della finzione. Holland in questo è diligente e cerca di non fare buoni e cattivi, mettendo in chiaro quanto i destini delle persone innocenti siano effetti diretti di propagande incrociate, che letteralmente si rimpallano corpi sopra una rete di filo spinato in un assurdo gioco senza fine.
Anche la struttura vuole coprire tutte le basi, concentrandosi non solo sulla famiglia di protagonisti ma sugli attivisti polacchi che offrono soccorso volontario lungo il confine, sulla singola guardia che sceglie di non bersi le istruzioni del superiore che equipara persone alle pallottole, e su una donna “civile” che scopre l’impegno quando viene messa di fronte alle atrocità.
Di particolare interesse per il pubblico italiano che è protagonista di un fronte diverso per quanto riguarda le emergenze migratorie, e che forse nello specchio di un’altra frontiera potrà mettere in prospettiva qualcuna delle impellenti questioni nostrane, il film non rinuncia poi a un’altra riflessione scomoda, arrivando a includere lo scoppio della guerra in Ucraina con conseguente afflusso di rifugiati diretti verso la Polonia, e conseguente ricordo dell’ipocrisia eurocentrica nei modi in cui classifichiamo “l’altro”.
Tommaso Tocci – www.mymovies.it
Prezzi
BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00
• BAMBINI da 4 a 12 anni
• ADULTI oltre 60 anni
• PORTATORI DI HANDICAP
• GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
• MILITARI
• il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
• il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura del comune di Imola
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)
BIGLIETTO OMAGGIO
ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’