Proiezioni

Mercoledì 19 aprile: ore 21,00
Sabato 22 aprile: ore 21,00
Domenica 23 aprile: ore 18,30 – 21,00

Titolo originale: As bestas
Nazione: Spagna, Francia
Anno: 2022
Genere: Thriller, Drammatico
Durata: 137 min
Regia: Rodrigo Sorogoyen
Cast: Denis Ménochet, Marina Foïs, Luis Zahera, Diego Anido, Machi Salgado
Produzione: Arcadia Motion Pictures, Caballo Films, Canal+, Cronos Entertainment, Eurimages, Instituto de la Cinematografía y de las Artes Audiovisuales, Le Pacte, Movistar+, Radio Televisión Española
Distribuzione:Movies Inspired con Lucky Red

 

Trama

L’arrivo di una coppia di francesi all’interno di un villaggio delle campagne spagnole sconvolge gli equilibri degli abitanti del posto. Gli ‘stranieri’ diventano bersaglio di insulti e poi di minacce sempre più temibili. Ha vinto un premio ai Cesar, Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Lumiere Awards…

Trailer

Recensione

UN TRATTATO PER IMMAGINI SU OPPOSTE VISIONI DEL MONDO CHE SFOCIANO IN UNA LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA.

In un villaggio rurale in Spagna una coppia di francesi decide di riattare dei ruderi con la prospettiva di realizzare un agriturismo. La popolazione locale però non vede di buon occhio la loro presenza. In particolare due fratelli, proprietari di una piccola fattoria confinante con la loro, non sopportano il fatto che i due non votino a favore dell’installazione di impianti eolici nell’area circostante. Le irrisioni prima e le minacce esplicite poi si fanno sempre più temibili.

Rodrigo Sorogoyen si conferma come un regista abilissimo nel dirigere attori che diano corpo e vitalità ai personaggi loro affidati.

Nel vedere As bestas (letteralmente traducibile come “Le bestie”) lo spettatore italiano (e non solo) non può non andare con la memoria a Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti. Come in quel film del 2007 abbiamo una coppia che decide di andare a vivere in un paesino suscitando la profonda diffidenza degli autoctoni. In cosa consiste allora la differenza e l’originalità del film di Sorogoyen? Consiste in una serie di elementi che fanno di quest’opera un trattato per immagini su opposte visioni del mondo che si trasformano in una lotta per la sopravvivenza.

A partire dalla diffidenza atavica verso lo ‘straniero’ che trova in vaghe reminiscenze storiche la motivazione per tenere a distanza e dileggiare ‘il francese’ che si vuole allontanare al più presto da un contesto che è contraddittoriamente chiuso se non sprangato nei confronti di chi viene da fuori. Contraddittoriamente perché nei confronti dell’installazione delle pale eoliche, che portano con sé il miraggio di un facile arricchimento, questa chiusura non si manifesta ma anzi anche i più alieni da qualsiasi mutamento ne vorrebbero l’immediata approvazione. Che non arriva, con un voto che è determinante, proprio dalla coppia francese che, sulla base di principi di rispetto dell’ambiente, vede quell’intervento come una deturpazione del paesaggio.

Da qui nasce il conflitto che vede in due fratelli, legati da un profondo spirito di rivalsa, i ‘giustizieri’ che, in un crescendo carico di tensione, si adoperano affinché gli intrusi abbandonino il luogo e le coltivazioni che hanno iniziato ad attivare.

Nello stesso anno in cui Alcarràs ha vinto l’Orso d’Oro a Berlino con una vicenda che vede comunque al centro il mondo rurale, diventa ancor più interessante chiedersi cosa stia accadendo in questa Europa che dovrebbe essere dei popoli che però non solo non sembrano avere una visione unitaria del futuro ma sono al centro di diatribe localizzate.

Significativo è un dialogo che ‘il francese’ ha con gli agenti di polizia locali i quali, di fronte alla sua denuncia delle minacce ricevute, gli rinfacciano la sua cultura superiore quasi a giustificare, grazie a questa differenza, il comportamento dei suoi aggressori.

Un ulteriore elemento di interesse nasce poi, in un film che avrebbe potuto essere circoscritto a un confronto tutto al maschile, dalla figura della moglie del protagonista. Si tratta di una donna che con la sua silente ed amorevole presenza sostiene ma anche ammonisce il compagno di una vita e saprà, al momento giusto, caricarsi di gravi responsabilità con una dignità con la quale anche i più determinati avversari dovranno fare i conti.

Giancarlo Zappoli – www.mymovies.it


Prezzi

BIGLIETTO INTERO € 7,50
BIGLIETTO RIDOTTO € 6,00

• BAMBINI da 4 a 12 anni
• ADULTI oltre 60 anni
• PORTATORI DI HANDICAP
• GIORNALISTA, dietro presentazione di tesserino
• MILITARI
• il MERCOLEDÌ (escluso festivi e prefestivi, e nel giorno di uscita di un film): per TUTTI
• il VENERDÌ (escluso festivi e prefestivi) per i soci i possessori di:
a) tessera “Vieni al cinema” con di foto di riconoscimento oppure senza foto purché accompagnata da tessera dell’Ente
b) tessera ACI (Automobile Club d’Italia)
c) card Cultura del comune di Imola
d) tesserati Azione Cattolica (adulti, giovani e giovanissimi)

BIGLIETTO OMAGGIO

ACCOMPAGNATORE DI PORTATORE DI HANDICAP
BAMBINI fino a 3 anni
POSSESSORI DI TESSERA DEGLI ESERCENTI SALA CINEMATOGRAFICA (AGIS-ACEC, AGIS-ANEC, ANEM..)
POSSESSORI DI TESSERA ‘EUROPA CINEMAS’